Nel presepe della chiesa Santa Maria delle Grazie a Pozzuoli, guidata dal parroco don Tonino Russo, per la prima volta, è stata inserita la riproduzione del Tempio di Serapide, realizzata dai fedeli Antonio, Alessandro, Rodolfo e Carlo. L’obiettivo di questa opera artigianale è stato quello di unire la tradizione presepiale napoletana all’eredità archeologica dell’Antica Roma. Si è voluto offrire così un segno profondo e necessario per una città che vive e affronta ogni giorno le sfide del bradisismo, e che nonostante tutto continua a rialzarsi. Il presepe – sottolineano gli organizzatori – diventa così una metafora della storia dei Campi Flegrei: fatta di scosse, incertezze, ma anche di una forza che non si spegne mai.
La realizzazione è il frutto di mesi di lavoro gratuito, svolto con dedizione, pazienza e amore, utilizzando materiali di scarto e sostenendo autonomamente ogni spesa. Ciò che poteva sembrare impossibile è diventato realtà grazie alla passione e alla creatività di chi crede che la bellezza sia una forma di resistenza. «Questo presepe – afferma, infatti, la comunità parrocchiale nel comunicato stampa – è un segno di rinascita per Pozzuoli, un messaggio di speranza per tutti noi. Siamo fieri di aver contribuito, anche solo in piccola parte, a questa straordinaria avventura. Ringraziamo di cuore chi ha reso possibile un’opera che parla di unità, di fede e della capacità della nostra comunità di rigenerarsi nonostante le difficoltà».
Il presepe è visibile tutti i giorni nella parrocchia Santa Maria delle Grazie in Piazza Della Repubblica.
cs
