Dal 16 al 24 maggio il Pellegrinaggio Giubilare attraversa le diocesi della Campania





Venerdì 16 maggio, da Pompei partirà il Pellegrinaggio giubilare regionale organizzato dalla Conferenza Episcopale Campana. Durante la Liturgia, prevista alle ore 9.30 nel Santuario della Madonna del Rosario, verrà dato il Mandato al gruppo di pellegrini che si metterà in cammino per attraversare l’arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia, per poi passare per Nola (17 maggio), Acerra (18 maggio), Aversa (19 maggio), Caserta (20 maggio), le diocesi di Teano Calvi e Sessa Aurunca (21 maggio), l’arcidiocesi di Capua (22 maggio), la diocesi di Pozzuoli (23 maggio); la manifestazione finale si svolgerà a Napoli in piazza del Gesù (24 maggio).

L’iniziativa, frutto di un’intuizione originale, è realizzata durante il Giubileo, in occasione degli 800 anni del Cantico delle Creature di san Francesco e dei 10 anni dell’enciclica Laudato si’ (pubblicata il 24 maggio 2015). «Papa Francesco – come ricordato da monsignor Antonio Di Donna, presidente della Cec e vescovo di Acerra – confessò in un’intervista che sorvolare in elicottero le terre comprese tra Napoli e Caserta fu uno tra i motivi dominanti che lo spinse a scrivere le illuminanti pagine della Laudato si’. Le chiese della Campania hanno accolto in questi anni il grido di dolore di un popolo intero, colpito da un dramma umanitario e ambientale. A maggio, per sette giorni, attraverseremo il territorio di diocesi con siti inquinati di “interesse nazionale”. Ogni volta si andrà in luoghi simbolo, evidenziandone le criticità ma anche sottolineando buone prassi e opere segno». Non solo denuncia, quindi, ma anche desiderio di dare voce a chi s’impegna per le bellezze locali e per la cura di quanti vivono condizioni di fragilità.

«All’educazione alla custodia del creato – ha sottolineato monsignor Di Donna –, va sempre affiancata anche l’educazione alla pace e alla giustizia, che sono tre sorelle che vanno sempre insieme. Il pellegrinaggio sarà anche occasione per chiedere perdono per le nostre mancanze, per le nostre colpe per i danni al creato e chiedere al Signore “perdonaci perché non siamo stati coscienti di quello che stava succedendo”. Sarà anche un cammino di fede».

Nelle nove tappe del percorso dei pellegrini verranno visitati luoghi simbolo dello scempio ambientale, come il fiume Sarno, lo Stir di Tufino e le cave nel nolano, l’inceneritore ad Acerra, il biodigestore di Gricignano d’Aversa, le discariche di località Lo Uttaro nel casertano, dell’area ex-Pozzi Ginori a Calvi Risorta e della Contrada Pisani a Pianura, la zona dell’ex Italsider di Bagnoli e quella di Napoli Est.

Verranno ammirate anche le bellezze dei territori coinvolti, ascoltando le voci di quanti sono impegnati nella difesa e tutela del creato, nell’impegno a favore delle fragilità umane, incontrando esperienze di speranza e solidarietà, come Campo Laudato si’ di Caserta, Impronta Solidale della Caritas di Nola, Locanda del Gigante, comunità per tossicodipendenti ad Acerra, Centro di prima accoglienza Fernandes, Centro Arcobaleno a Napoli. Nella giornata di venerdì 23 maggio, i camminatori verranno accolti al Rione Terra di Pozzuoli, con il convegno “La Speranza non delude”, nel pomeriggio visiteranno la comunità parrocchiale in località Pisani a Pianura. Nell’ultima serata del cammino dei pellegrini si vivrà un momento di festa e di riflessione, con il primo Festival della Terra, organizzato nel Parco San Laise (ex base Nato) a Bagnoli, insieme a Fondazione Welfare Campania, Centro di Servizio per il Volontariato della Città Metropolitana di Napoli, Ucsi Campania, altri patrocini e in rete con uffici delle diocesi di Pozzuoli e di Ischia e realtà del Terzo Settore, Associazione Pizzaiuoli Napoletani, Pasquale Cristofaro Service, Palapartenope, Nomea.





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