La passione per il calcio (le immagini del lungomare gremita di tifosi per il quarto scudetto) e il dialetto napoletano: così Topolino (testata storica di fumetti Disney con oltre 75 anni di vita in Italia, oggi edita dalla Panini Comics) ha elogiato Napoli – che sta festeggiando i suoi 2500 anni – con due numeri speciali.
Innanzitutto, una copertina speciale di Topolino dedicata a Napoli e al calcio, un binomio che quest’anno, ancora una volta, sta facendo faville: è il fumetto presentato al Comicon. Per questa speciale occasione, Topolino 3623 ha avuto una cover variant d’eccezione realizzata dal disegnatore napoletano Blasco Pisapia e colorata da Mario Perrotta con protagonista Paperino alle prese con lo sport più popolare d’Italia, il calcio, appunto, che ha fatto sognare i napoletani.
«Per questa cover volevamo che Napoli non fosse semplicemente un pittoresco sfondo – commenta Blasco Pisapia – ma che i personaggi (e con loro i lettori) potessero immergersi nel cuore della città, in sintonia con le sue atmosfere uniche È saltato subito fuori un binomio vincente: Paperino e il calcio. Il risultato è una copertina che riesce a far immergere il lettore nelle atmosfere autentiche di Napoli, tra vicoli stretti, colori e la tensione di un pallone che si muove fluido tra le mani del papero più famoso trasformato così in un “calciatore provetto”»
Non solo il calcio, ma anche il dialetto napoletano: e per questo addirittura si è mossa l’Università degli Studi di Napoli Federico II.
La traduzione in napoletano è stata affidata a Giovanni Abete, docente di Linguistica generale all’Ateneo federiciano, che in qualità di fonetista e dialettologo si occupa di documentazione e analisi dei dialetti campani.
«Sono felice di aver dato il mio contributo a questa iniziativa di valorizzazione dei dialetti italiani. Adattare la storia di Topolino al napoletano è stato un esercizio tanto stimolante quanto divertente e spero di riuscire a trasmettere ai lettori l’entusiasmo e la passione che mi hanno accompagnato durante questo lavoro», ha commentato il professore Abete.
La storia si intitola “Zio Paperone e il PDP 6000” ed è stata sceneggiata da Niccolò Testi e disegnata da Alessandro Perina.
La trama vede zio Paperone impegnato a difendere il suo deposito dall’ennesimo piano della Banda Bassotti e per farlo si avvarrà dell’aiuto dell’inventore Archimede Pitagorico che gli fornirà un sofisticato sistema di difesa basato sull’intelligenza artificiale.
Una storia che, grazie al contributo del docente federiciano, ha fatto sorridere i lettori campani, grandi e piccini, con espressioni e battute tipiche del dialetto napoletano.
«Un’ottima occasione – aggiunge il direttore editoriale di Topolino Alex Bertani – per ricordarci quale immenso patrimonio culturale e storico rappresentino le centinaia di idiomi che attraversano la nostra penisola da nord a sud e da levante a ponente. Testimonianze vive di un’eredità storica quanto mai ricca e preziosa».