A maggio, nel Vocazionario “Deus Charitas” di Pianura, è stato vissuto un tempo di grande bellezza. In occasione dell’anno giubilare alcuni uffici diocesani, lavorando in sinergia, hanno dato corpo al Giubileo dei bambini dal titolo “Andate ed invitate tutti alla festa”. L’iniziativa ha registrato la partecipazione di quasi mille bambini, dai 6 ai 13 anni, insieme ai loro accompagnatori e genitori provenienti da diverse realtà parrocchiali della Diocesi. Tanti bambini, con passi leggeri, cuori pieni di gioia e carichi di spontaneità hanno trasformato il centro don Giustino in un vero villaggio della speranza. Tutti, accolti fra canti e balli di gruppo, hanno vissuto attimi di meraviglia, un tempo di festa e di leggerezza, momenti di divertimento con lo spettacolo messo in scena dal Mago Pako. Non è però mancato il tempo della preghiera. Invitare tutti alla festa, non vuole essere un semplice slogan, ma un invito ad annunciare il Vangelo della gioia e della speranza, perché bambini e bambine rappresentano la risorsa più importante per il futuro, una consapevolezza che interpella fortemente come Chiesa e chiede l’impegno dell’educazione. Papa Francesco più volte ci ha invitato ad essere “pellegrini di speranza” imparando a camminare insieme pur tra mille difficoltà. Per questa ragione la giornata si è conclusa con una marcia per le strade del quartiere di Pianura: un corteo di colori, canti, voci, sorrisi, cartelloni creati dai bambini, che ha voluto aprire finestre di speranza per gli abitanti di questo quartiere troppe volte dimenticato e trascurato. I bambini si son fatti capofila di un messaggio chiaro e potente che vorremmo potesse risuonare nella vita di ciascuno: “Non lasciamoci rubare la speranza”. Un inno alla vita che si è manifestato attraverso una gioia spontanea, un’eccitazione contagiosa e una curiosità insaziabile. La marcia, giunta nella parrocchia Sacra Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, è stata accolta dal vescovo di Pozzuoli e di Ischia, Carlo Villano, che ha guidato un breve ma intenso momento di riflessione. Nelle sue parole sono risuonate spiritualità e concretezza, un messaggio positivo e incoraggiante per il cammino di fede dei piccoli e per il ruolo educativo delle famiglie e delle comunità. Questa giornata ha rappresentato non solo un appuntamento di festa e comunione, ma un vero segno profetico per la nostra Chiesa diocesana: un invito a guardare con fiducia al futuro, alle nuove generazioni capaci di far riscoprire ai “grandi” il valore della cura, della semplicità, della spontaneità. Resta viva la speranza che questa esperienza possa trasformarsi in un appuntamento fisso, una liturgia annuale capace di far crescere, anno dopo anno, una generazione di “piccoli” saldi nella fede e testimoni di bellezza per la nostra Chiesa.
Claudia Battista