“Questa mattina la nostra città è scossa dalla tragica morte di tre operai, vittime di un incidente sul lavoro. A nome mio personale e dell’intera Chiesa di Napoli, esprimo il più profondo cordoglio alle famiglie delle vittime, cordoglio che si fa preghiera e vicinanza”. Lo dichiara il cardinale Mimmo Battaglia, arcivescovo di Napoli, a proposito dell’incidente in un cantiere per la ristrutturazione di un palazzo. I tre operai sono morti precipitando dal montacarichi di un’impalcatura mobile mentre lavoravano alla manutenzione del tetto di un palazzo di 6 piani tra via Domenico Ferrara e via San Giacomo dei Capri al Vomero.
“Questo terribile evento non deve essere solo motivo di dolore, ma anche di indignazione e di coraggio per dire ‘basta’! Perché è inaccettabile morire non ‘sul’ lavoro, ma ‘di’ lavoro. È inaccettabile uscire di casa al mattino per guadagnarsi il pane e non fare ritorno. Il lavoro non può diventare una condanna, un pericolo, un rischio mortale. E che nessuno le chiami più morti bianche, perché sporcano le nostre coscienze”, il grido di dolore del cardinale.
“Non c’è più tempo da perdere! Occorre lavorare insieme per costruire una giustizia sociale che sia anzitutto rispetto delle regole, tutela concreta della sicurezza, prevenzione reale dei rischi – afferma il porporato -. Serve una rete di corresponsabilità tra istituzioni, imprese, forze sociali, affinché ogni ambiente di lavoro sia davvero luogo di dignità, tutela e vita affinché nessuna madre, nessun figlio, nessun amico debba più ricevere una telefonata che annuncia la morte di un suo caro per la mancata sicurezza sul lavoro”.
Il cardinale Battaglia conclude: “Che il Signore accolga nel suo abbraccio di luce i nostri fratelli vittime di questo tragico incidente, doni forza e consolazione ai loro cari e a noi la forza per lottare per un futuro diverso”.
Agensir