Si terrà Sabato 6 dicembre, alle ore 17, nel centro pastorale “Villa Mareschi” a Bagnoli, l’incontro formativo e spirituale intitolato “Condividere i talenti e il tempo: servizio e corresponsabilità”, un’iniziativa volta a stimolare una profonda riflessione sul ruolo attivo che ogni individuo è chiamato a svolgere all’interno della propria comunità.
L’incontro, organizzato dal Settore Adulti dell’Azione Cattolica della diocesi di Pozzuoli, si pone due obiettivi centrali: scoprire il valore intrinseco dei propri talenti come doni da mettere a disposizione, e riflettere sull’importanza di dedicare il proprio tempo alla costruzione del bene comune e al servizio.
A partire dalla Parabola dei Talenti (Mt 25,14-30), che esorta a non nascondere i propri doni, si darà spazio anche a un approfondimento del concetto di “chiamata” e “vocazione” al servizio, ponendo particolare enfasi sul ruolo cruciale dei laici sia nella vita della Chiesa che nel tessuto della società civile. L’incontro si configura come una forte sollecitazione a passare dalla consapevolezza all’azione, riscoprendo il servizio come via privilegiata per la piena realizzazione di sé e per l’arricchimento dell’intera comunità. I partecipanti si confronteranno con il profilo di alcuni testimoni: Pier Giorgio Frassati, Aldo Moro e Vittorio Bachelet.
Frassati mostra che i talenti non sono diritti privati, ma doni da condividere. La sua breve vita (morì di tifo a 24 anni) ricorda che il tempo è prezioso e ogni momento è occasione di servizio. Non aspettava il “momento giusto” per agire: la carità era per lui l’espressione naturale della fede.
Moro dimostra che i talenti nel servizio pubblico non appartengono al potere, ma alla comunità. Il laico cristiano non rinuncia alla sfera civile, ma vi porta i valori del Vangelo: pazienza, umiltà, ricerca del bene comune. La sua tragica fine ricorda che il servizio evangelico può costare anche la vita.
Bachelet rappresenta il laico che non si ritira dalla complessità civile e ecclesiale, ma vi entra con competenza e consapevolezza. Il suo impegno nella “corresponsabilità” ricorda che il servizio non è esclusivo di pochi, ma competenza di tutti i battezzati. La scelta del perdono da parte della famiglia insegna che i veri talenti sono quelli dello Spirito: misericordia, pace, speranza.
Antonio Izzo













