In vista dell’avventura che i giovani vivranno a Cracovia dal 26 al 31 luglio, uno dei partecipanti, Alessandro, ci racconta le sue aspettative: «La GMG è vicina ed io ci vado per la prima volta. Mi sono preparato attraverso incontri diocesani e la preghiera. Prego di avere il sorriso, il cuore illuminato dal Signore e l’energia per godermi al massimo questa nuova esperienza. A proposito degli eventi diocesani, ricordo la Via Crucis in cui è stato portato il crocifisso tra tante persone e fiaccole. In particolar modo sono rimasto entusiasta della Giornata regionale della gioventù, nella quale abbiamo cominciato a vivere quel clima di unione e comunità; è stato molto emozionante. Dalla GMG mi aspetto sudore e stanchezza.. a parte gli scherzi, sicuramente sarà un’esperienza diversa. Incontreremo ragazzi di tante nazionalità con cui ci sentiremo una sola famiglia. Mi commuove l’idea che, pur se contraddistinti da diverse bandiere, ci riconosceremo tutti in Gesù Cristo e nella sua croce. Sono certo che sarà un momento di riscoperta e rafforzamento della propria fede e di se stessi, un momento per conoscere nuove persone, per allargare i propri orizzonti, per “gettare ponti”. Sarà indimenticabile!».
A pochi giorni dalla giornata che vedrà come protagonista tutta la gioventù del mondo, è tempo di tirare le somme e di fare il resoconto della situazione per tutto quello che concerne la preparazione a tale evento. Quasi non sembra vero di essere agli sgoccioli, ma i giovani della diocesi di Pozzuoli hanno affrontato diverse tappe per predisporsi e prepararsi alla GMG mettendosi letteralmente in cammino. Come avvenuto durante la Via Crucis diocesana dei giovani, nella quale sono state riprese le parole della lettera che Papa Francesco ha inviato ai giovani in preparazione di questo evento mondiale. Vivendo il Giubileo dei giovani, partendo dalla chiesa dell’Assunta, i giovani hanno varcato insieme la Porta Santa della Misericordia nella basilica cattedrale sul Rione Terra. Successivamente è stato tempo di predisporsi all’ascolto, arricchiti della catechesi del teologo valdostano Paolo Curtaz, sul tema ‘Il padre misericordioso’ (Lc 15). E poi ci siamo rimessi ancora in cammino, in maniera molto suggestiva, di notte, passando nei luoghi storici della nostra diocesi.
Con l’evento “Pellegrini nella notte: un sentiero di fede e di cultura sulle orme di Paolo e dei martiri”, sono state compiute alcune tappe significative nelle quali i giovani sono venuti a conoscenza di notizie storiche e archeologiche, grazie all’intervento della professoressa Andreina Moio, presidente dell’Associazione Nemea, e alle riflessioni biblico/spirituali curate da don Gennaro Pagano, direttore del Centro educativo diocesano. Abbiamo compreso appieno la figura del pellegrino che, nonostante la fatica, gli imprevisti vari e lo scoraggiamento, non si perde d’animo e cammina dritto verso il traguardo, compiendo allo stesso tempo un percorso fondamentale in cerca di se stesso. Tappa particolarmente significativa è stata la Giornata regionale della gioventù, che ha avuto luogo proprio nella diocesi di Pozzuoli, dove si sono riuniti tutti i giovani della Campania che parteciperanno alla GMG, ancora una volta nelle vesti di pellegrini sul territorio e in un clima di fraternità. Scambiandosi ansie, timori, aspettative e grande entusiasmo, hanno ricevuto il mandato e si sono dati appuntamento a Cracovia. Chiara, che andrà nella bellissima città della Polonia, confida: «Le testimonianze e i racconti di chi ha già preso parte negli anni precedenti a queste manifestazioni, mi inducono a provare sentimenti contrastanti: ansia, ma al contempo eccitazione in vista delle emozioni che si possono provare in un’esperienza del genere. In generale, sono sicura di crescere anzitutto nella fede, cosa che mi auguro e auguro a tutti. Soprattutto l’unica certezza è che cresceremo in quanto persona. Sono state tante le tappe che ci stanno portando alla meta, che l’hanno resa più reale, per così dire. Pian piano inizi a realizzare che è tutto vero, che pregherai con il Santo Padre, che ti incontrerai con tante culture diverse, dalle quali attingere e imparare cose nuove».
Anna Paesano
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